Le mie mamme mi avevano già spiegato come cacciare mosche e cavallette, che dovevo stare alla larga dalla strada e dai cani ed io ero il più vispo dei miei fratelli, già mi arrampicavo sul cipresso accanto alla porcilaia ed esploravo curioso e incosciente il mondo insieme ai miei fratelli.
Vari umani abitavano nei pressi, la cucciola umana che ci portava la pappa e la sua famiglia, i due signori con la grande macchina arancione che ogni tanto ci preparano banchetti luculliani, quel giorno con loro arrivò la mia umana. Dapprima ero diffidente e me ne restai a distanza.
stette tutto il giorno a guardarci giocare e quando stanchi ci addormentammo sfiniti lei rimase li a vegliare il nostro sonno sensa disturbarci, quando mi svegliai era sempre li ...
giocammo un po' decisamente divertente come umana... mi lascio tornare a giocare con i miei fratelli e alle ultime coccole e raccomandazioni delle mamme
ma ormai avevo deciso: doveva essere mia. Quella sera salutai quel bel mondo conosciuto anche se pericoloso per partire verso un mondo ignoto a bordo della macchina arancione le cui rumorose fusa riuscirono comunque a cullarmi per tutto il viaggio. arrivato a destinazione mi prese la paura, L'ambiente era completamente diverso, ero al chiuso, niente rumori di macchine e un sacco di cose mai viste che potevano diventare dei formidabili giochi, roba davvero strana!!!!
la mia umana rassicurandomi con la voce e mi lasciò esplorare tutto e alla fine la gratificai facendogli fusa e pane sul collo e cercando di ciucciargli gli orecchi, l'unica parte morbida come le mie prime mamme!
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