lunedì 19 gennaio 2009

Ode al gatto



Gli animali furono imperfetti,
lunghi di coda,
plumbei di testa.
Piano piano si misero in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono nèi, grazia, volo.
Il gatto,
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso: nacque completamente rifinito,
cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole essere solo gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità
come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l'elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo
imperatore senz'orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto,
nuziale sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell'amore
all'aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto è immondo
per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente della casa,
arrogante vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un irreperibile velluto,
probabilmente non c'è enigma
nel tuo contegno,
forse sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso,
forse tutti si credono padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni, colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.
Io no.
Io non sono d'accordo.
Io non conosco il gatto.
So tutto, la vita e il suo arcipelago,
il mare e la città incalcolabile,
la botanica,
il gineceo coi suoi peccati,
il per e il meno della matematica,
gl'imbuti vulcanici del mondo,
il guscio irreale del coccodrillo,
la bontà ignorata del pompiere,
l'atavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare il gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta,
numeri d'oro stanno nei suoi occhi.
[Ode al Gatto - P.Neruda]



Greebo =^..^= RuleZ

domenica 18 gennaio 2009

I GATTI di Giorgio Celli



I MIEI GATTI SI RINCORRONO
NELLE SOFFITTE DELLA MEMORIA
SI TUFFANO NEL MIRAGGIO DEI PESCI
IN BOTTIGLIE D'ACQUA TURCHINA
SIGILLATI  DA TAPPI A CORONA
DI UN REGNO CHE NON C'è
ATTRAVERSO POMERIGGI SENZA MATTINO
GIUNGONO NELLA MIA VITA
GURU SAPIENTI
PER OFFRIRMI I LORO SAGGI AFORISMI
E SPARIRE NELL'INSONNIA
CHE APRE I SUOI MEANDRI INTERMINABILI
NELLE TERRE DEGLI ANNI CHE NON TORNANO
STANNO A GUARDIA
DELLA MIA SOLITUDINE
CON UN SILENZIO ELOQUENTE
ADDOLCISCONO LE PERPLESSITà DEI GIORNI
LE PAURE REMOTE DELLA NOTTE
LE LORO VIBRISSE SONO I BILANCERI
PER BALLARE SULLA CORDA TESA DEGLI ARCOBALENI
CHE BRILLANO NEI LORO OCCHI DI CRISOLIDO E DI FOSFORO
STANNO IN EQUILIBRIO SUI SOGNI
PRONTI A SVANIRE
NELLE TENEBRE DEI LORO PASSI FELPATI
VENGONO E VANNO SENZA SUONO
CI SONO NON CI SONO
CI SONO STATI CI SARANNO
IL LORO MIAGOLIO PERDURA NEL TEMPO
VIENE DA OLTRE IL MURO DEL GIARDINO
SI ACCORDA CON IL CANTO DEI GRILLI
SUONA LE CORDE DELL'ARPA SIDERALE DELLA NEVE
MI PORTANO MESSAGGI DI PACE
CON UN PASSERO IN BOCCA
SALGONO SUGLI ALBERI PER TOCCARE LA LUNA
E NE SCENDONO CON LE ZAMPE INPOLVERATE D'ARGENTO
SULLA PORTA DELLA SERA
FERMANO GLI INCUBI
TUTTI I MIEI GATTI SONO STATI
UN SOLO GATTO
CHE SI MUTA A POCO A POCO
NEL MIO RITRATTO


   Greebo =^..^= RuleZ

sabato 17 gennaio 2009

Artemide e il gatto

Nella mitologia Greca il gatto, per le sue doti di cacciatore astuto, era considerato figlio diArtemide, Dea della caccia (la Diana dei romani) una divinità di straordinaria bellezza, mascolina e combattiva.
Artemide avrebbe creato il gatto in una disputa con il fratello Apollo
Il dio del sole, che si divertiva proponendole difficili prove, in fondo sua sorella amava misurarsi con gli animali per affermare il suo coraggio e la sua superiorità?
Un giorno credendo di spaventarla Apollo dette vita al Leone, ma artemide non si spaventò e per tutta risposta invento una minuscola belva somigliante al "re della foresta" che concentrava nelle forme più minute e aggraziate altrettante doti di intelligenza e coraggio e la stessa regale indifferenza, aveva creato il Gatto. Di fronte a questa stupenda parodia del suo temibile leone Apollo scoppio in una risata e si dichiarò sconfitto.

Ci potevo scommettere che Artemide ci aveva messo lo zampino
 =^..^=
fonte PetFamilyNews il gatto e l'antica Grecia



Greebo =^..^= RuleZ

venerdì 16 gennaio 2009

Il Ponte dell'Arcobaleno

C'e' un posto in Paradiso, chiamato "Ponte dell'Arcobaleno".
Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, (ma io credo anche quelli che non hanno avuto nessuno che li ha accuditi e amati) questa bestiola va al ponte dell'arcobaleno.
Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme.
C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene.
Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi. Quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati.
Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...
Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce.
Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.
Allora attraverserete,insieme , il Ponte dell'Arcobaleno.......
Greebo =^..^= RuleZ

giovedì 15 gennaio 2009

I Gatti Polidattili di Hemingway

immagine tratta da i Consigli di Donnola Tizia 

I gatti normali hanno cinque dita anteriori e quattro dita dei piedi, il che significa che i gatti polidattili hanno delle dita in più nelle zampe. Nella maggior parte dei casi questi mici hanno le dita in più nelle zampe davanti e qualche volta nelle zampe dietro. A volte è come se indossassero dei guanti perché sembrano avere i pollici.

La "Ernest Hemingway Home and Museum" ospita circa sessanta gatti, circa la metà dei gatti al museo sono polidattili. A Ernest Hemingway fu regalato un gatto a sei dita dal capitano di una nave e alcuni dei gatti che vivono al museo sono i discendenti diretti di quel gatto. Key West è una piccola isola ed è possibile che molti dei gatti sull'isola siano imparentati. I gatti dell'isola non sono di una razza particolare, ma sembrano essere una combinazione di varie razze, che si tramandano il gene del Polidattilismo. I gatti che vivono presso il Museo Hemingway sono di tutte le forme, dimensioni, colori e personalità e ognuno ha il proprio nome.

Il museo è privato e la cura e l'alimentazione dei gatti è una delle molte spese. I gatti sono alimentati da custodi del museo con cibo per gatti di eccellente qualità. I visitatori ben intenzionati non sono incoraggiati ad alimentare i gatti, poiché la loro dieta è regolata. Se uno dei gatti bisogno di cure mediche viene portato dal veterinario e sull'isola hanno anche una clinica mobile che visita il luogo settimanalmente e si occupa di mantenere in salute degli animali. Procedure di routine quali il trattamento anti zecche e pulci, la cura dell'orecchio e le sverminazioni vengono eseguite direttamente al museo, anche grazie a sponsorizzazioni. Le vaccinazioni annuali si trasformano a volte in una sorta di rodeo, il veterinario deve agire più velocemente possibile con l'aiuto dei membri del personale. Il lavoro deve essere fatto rapidamente, dal momento che se i gatti si accorgono che qualcosa non va e iniziano ad avvisarsi, sgattaiolano in tutte le direzioni. La stragrande maggioranza sono vaccinati il primo giorno e i loro nomi vengono segnati in un elenco per evitare confusione. Il veterinario torna la settimana successiva per vaccinare i fuggitivi.

La stragrande maggioranza sono sterilizzati tranne un paio di femmine e alcuni maschi che non lo sono per assicurar la discendenza della linea del gatto di Hemingway, nuovi micini che sostituiranno i pochi gatti che muoiono ogni anno a causa di malattia, vecchiaia o incidenti, mantenendo il numero di gatti residenti a circa sessanta.
(fonte: Casa Museo di Ernest Hemingway sull'isola di Key West)
Greebo =^..^= RuleZ

mercoledì 14 gennaio 2009

Il Gatto inverno

illustrazione di Elisa Pellizzoni: GATTO INVERNO

Ai vetri della scuola,
stamattina l'inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
e le case fa sparire e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciolo...
Sì, signora maestra, mi sono un po' distratto:
ma per forza con quel gatto,
con l'inverno alla finestra che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta per allegri sentieri.

 Gianni Rodari

Greebo =^..^= RuleZ

martedì 13 gennaio 2009

Leggi della Fisica del Gatto

*1 - Legge della Micio Inerzia
Un gatto a riposo tende a rimanere a riposo, nonostante l'azione di una forza contraria - come l'apertura di una scatoletta di cibo per gatti

* 2 -Legge del Micio Movimento
Un gatto si muoverà in linea retta, a meno che non ci sia un buon motivo per cambiare direzione

* 3 - Legge del Micio Magnetismo
Tutte le giacche blu e i maglioni neri attraggono i peli del gatto in maniera direttamente proporzionale all'intensità del loro colore.

* 4 - Legge della Micio Termodinamica
Il calore fluisce da un corpo caldo ad uno freddo, eccetto nel caso del gatto, tutto il calore fluisce nel gatto

* 5 - Legge del Micio Stiramento
Un gatto si stiracchierà arrivando ad una lunghezza direttamente proporzionale a quella del pisolino che ha appena fatto

* 6 - Legge del Micio Sonno
Tutti i gatti devono dormire con le persone ogni qualvolta ciò sia possibile, in una posizione che sia tanto scomoda per le persone coinvolte, quanto comoda al massimo per loro.

* 7 - Legge del Micio Allungamento
Un gatto può fare in modo che il suo corpo si allunghi abbastanza da raggiungere ogni angolo, se ciò che ci si trova lo interessa almeno un po'.

* 8 - Legge della Micio Accelerazione
Un gatto può accelerare ad un ritmo costante, fino al momento in cui non si sente bene e pronto a fermarsi.

* 9 - Legge della Presenza a tavola
I gatti devono essere presenti a tutti i pasti quando in tavola c'è qualcosa di buono.

* 10 -Legge della Configurazione dei Tappeti
Nessun tappeto può rimanere integro e morbido molto a lungo.

* 11 -Legge della Resistenza all'Obbedienza
La resistenza di un gatto varia in proporzione al desiderio di un umano che esso faccia qualcosa.

* 12 -Prima legge della Conservazione dell'Energia
I gatti sanno che l'energia non può essere ne creata ne distrutta, e quindi ne usano la minor quantità possibile

* 13 - Seconda Legge della Conservazione dell' Energia
I gatti sanno anche che l'energia può essere immagazzinata, facendo un sacco di pisolini.

* 14 -Legge dell'Osservazione del Frigorifero
Se un gatto osserva un frigorifero abbastanza a lungo, qualcuno prima o poi arriverà e tirerà fuori qualcosa di buono da mangiare.

* 15 - Legge dell' Attrazione verso la Coperta Elettrica
Accendete una coperta elettrica, ed un gatto piomberà nel vostro letto alla velocità della luce

* 16 - Legge Della Ricerca del Comfort
Un gatto cerca sempre, e di solito trova, il posticino più confortevole di una stanza.

* 17 - Legge dell'Occupazione di Borse e Scatole
Tutte le scatole e le borse presenti un una stanza devono contenere un gatto , entro il tempo massimo di un nanosecondo

* 18 - Legge del Consumo del Latte
Un gatto può bere l'equivalente del suo peso in latte, solo per dimostrarvi che è in grado di farlo.

* 19 - Legge della Sostituzione dei Mobili
Il desiderio di un gatto di farsi le unghie sui mobili e' direttamente proporzionale al costo dei mobili stessi

* 20- Legge del Micio Atterraggio
Un gatto atterrerà sempre nel posto più soffice a sua disposizione


* 21 - Legge dello Spostamento dei Fluidi
Un gatto immerso nel latte riceverà una spinta dal basso verso l'alto pari al volume del liquido spostato , meno la quantità di latte che ha bevuto.

* 22 - Legge del Micio Disinteresse
Il livello di interesse in un gatto può variare in modo inversamente proporzionale allo sforzo che un umano fa per tentare di destarlo

* 23 - Legge del Rifiuto della Pillola
Ogni pillola data ad un gatto ha l'energia potenziale per raggiungere la velocità di fuga.

* 24 - Legge della Micio Composizione
Un gatto e' composto di Materia + AntiMateria + Menefreghismo

* 25 - Legge dell' Ascolto Selettivo
Nonostante un gatto possa sentire il rumore di una scatoletta di tonno aperta ad un chilometro di distanza, può non sentire una voce che gli parla a tre passi di distanza.

*26 - Legge della Separazione Equidistante
Tutti i gatti presenti in una stanza si posizioneranno in punti equidistanti tra loro, ed equidistanti dal centro della stanza.

* 27 - Legge della Micio Invisibilità
I gatti pensano che se loro non ti possono vedere, tu non possa vedere loro.

* 28 - Legge del Continuum Spazio-Temporale
Dandogli tempo a sufficienza, un gatto atterrerà in quasi ogni luogo.

* 29 - Legge della Concentrazione della Massa
La massa di un gatto aumenta in modo direttamente proporzionale al comfort che prova nello stare in braccio.

* 30 - Legge delle Micio Probabilità
Non e' possibile prevedere dove in realtà si trova un gatto, esiste solo la probabilità di sapere dove "dovrebbe" essere

* 31 - Legge della Micio Obbedienza
NON E' ANCORA STATA SCOPERTA!!!

(fonte: ZiaGattona)

Greebo =^..^= RuleZ

lunedì 12 gennaio 2009

Il giornale dei Gatti


I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull'ultima pagina
la "Piccola Pubblicità".

"Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda".

"Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria".

"Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio."
"Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio".

I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:

per un' oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti.

Gianni Rodari

Greebo =^..^= RuleZ

domenica 11 gennaio 2009

Il nome dei gatti


E' una faccenda difficile mettere il nome ai gatti;
niente che abbia a che vedere, infatti, con i soliti giochi di fine settimana.
Potete anche pensare, a prima vista,
che io sia matto come un cappellaio,
eppure, a conti fatti, vi assicuro che un gatto deve avere in lista TRE NOMI DIFFERENTI.
Prima di tutto quello che in famiglia potrà essere usato quotidianamente, un nome come Pietro o come Augusto, o come Alonzo, Clemente,
come Vittorio o Gionata, oppure Giorgio o Giacomo Vaniglia -
tutti nomi sensati per ogni esigenza corrente.

Ma se pensate che abbiano un suono più ameno, nomi più fantasiosi vi possono consigliare:
qualcuno pertinente ai gentiluomini, altri più adatti invece alle signore:
nomi come Platone o Admeto, Elettra o Filodemo -
tutti nomi sensati a scopo familiare.
Ma io vi dico che un gatto ha bisogno di un nome che sia particolare e peculiare, più dignitoso;
come potrebbe, altrimenti, mantenere la coda perpendicolare, mettere in mostra i baffi o sentirsi orgoglioso?
Nomi di questo genere posso fornirvene un quorum, nomi come Mustràppola, Tisquàss o Ciprincolta,
come Bombalurina o Mostrardorum, nomi che vanno bene soltanto a un gatto per volta.
Comunque gira e rigira manca ancora un nome: quello che non potete nemmeno indovinare,
né la ricerca umana è in grado di scovare;
ma il GATTO LO CONOSCE, anche se mai lo confessa.
Quando vedete un gatto in profonda meditazione la ragione, credetemi, è sempre la stessa:
ha la mente perduta in rapimento ed in contemplazione del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
del suo ineffabile effabile effineffabile profondo inscrutabile ed unico NOME.


(Da T.S.Eliot , Il libro dei gatti tuttofare. Trad. di Roberto Sanesi, Bompiani , Milano, 1962. Prima ristampa, 1974, seconda ristampa, 1990.)

Greebo =^..^= RuleZ

sabato 10 gennaio 2009

I Gattini dei Salici

(immagine: Romeo salvato dal salice da "Gli Aristogatti" )
 
Una gatta era disperata perchè i suoi gattini erano stati appena buttati dal padrone nel fiume. I salici affacciati sulla sponda impietositi dai continui lamenti della gatta, tesero i loro rami sul fiume e così i gattini vi si aggrapparono e si salvarono.

Da quel giorno gli alberi di salice non fioriscono più ma si ricoprono di una morbida infiorescenza bianca in ricordo dei gattini salvati. Tali infiorescenze ancora oggi vengono chiamate proprio "gattini".
(leggenda Polacca o Giapponese?)
Greebo =^..^= RuleZ

venerdì 9 gennaio 2009

Maneki Neko, la leggenda del gatto giapponese

immagine da Parerga e Paralipomena: Il gatto porta fortuna: il Maneki-neko

Maneki Neko è uno dei gatti più famosi della tradizione giapponese. Il nome di questo gatto, che è nato intorno al 1870, significa letteralmente “gatto che chiama”. Secondo una delle leggende che lo riguardano, in una notte di tempesta, il monaco del tempio di Gotoku aveva molte difficoltà perché il tempio rischiava di crollare sotto la tempesta. E così tremava ad ogni lampo per la paura. Accando a lui, c’era il suo gatto, che, al contrario, era molto tranquillo. Nelle vicinanze del tempio, si trovava a passare il ricco feudatario di un castello, che era stato colto di sorpresa dal temporale e pensava di essersi perso. Ad un tratto l’uomo, che si era rifugiato sotto ad un albero, ha sentito qualcosa vicino alla sua gamba ed ha visto il gatto che gli faceva le fusa e sembrava essere in cerca di coccole. Ad un certo punto il gatto si è allontanato dall’uomo, poi si è voltato verso di lui, si è seduto e gli ha fatto un cenno con la zampa. L’uomo ha cercato di prendere il gatto e di riportarlo sotto l’albero per non farlo bagnare ulteriormente, ma il gatto si è allontanato ancora di più. Così l’uomo ha iniziato a seguirlo nel buio. Dopo poco i due sono arrivati sotto i portici del tempio. Improvvisamente un lampo ha colpito l’albero, sotto il quale si era rifugiato l’uomo, distruggendolo. Ed il feudatario ha capito che il gatto lo aveva salvato. L’uomo è poi entrato nel tempio, dove il monaco stava pregando ed il gatto è corso in braccio al suo padrone. Il monaco ed il feudatario hanno subito stretto amicizia, parlando per tutta la notte. Il mattino seguente il ricco feudatario ha deciso di ringraziare il gatto ed il monaco con una ricompensa in denaro per restaurare il tempio. Il “gatto che chiama” ha così assunto nel tempo il ruolo di portafortuna ed andando in Giappone si trovano ovunque statue del gatto con la zampa alzata. (Fonte: nippolaldia.it)

Interessante è la posizione delle zampe.
Alcune voci dicono che la zampa sinistra sollevata significano denaro e fortuna, mentre la destra significa buona fortuna e salute. Altre sostengono che la sinistra propizi gli affari e la destra la famiglia.
Una credenza popolare è quella che consiglia di comprare un Maneki-Neko al mese, alternando la zampa sinistra per i mesi dispari e quella destra per i pari, alla fine di 48 mesi ci si sarebbe assicurati la buona fortuna per la durata di tutta la vita, sia dal punto di vista professionale che personale. E poi attenzione, più è alta la zampa sollevata, maggiore è la buona sorte!

I Maneki Neko si trovano di ogni colore. ( il significato dei colori sono incredibilmente vari):

  • Tricolore: Il colore di base è bianco, con macchie nere e arancioni disposte a caso. Questa colorazione è considerata particolarmente fortunata ed è quella più popolare per i Maneki-Neko. La credenza potrebbe essere correlata alla rarità di questa colorazione nei gatti bobtail giapponesi, ai quali è ispirata la rappresentazione del Maneki-Neko. In Giappone questo colore è chiamato Mi-ke, che significa tre-pelliccie (o tri-pelo).
  • Bianco: I gatti bianchi indicano purezza e sono il secondo tipo per diffusione.
  • Nero: Si dice che i Maneki-Neko neri portino buona salute e tengano lontano gli influssi negativi. Sono molto apprezzati dalle donne perché dovrebbero essere particolarmente efficaci nel tenere lontano i molestatori.
  • Rosso: Anche il rosso è un colore protettivo, e si ritiene che tenga lontani gli spiriti maligni e la malattia.
  • Oro: associato con la ricchezza, il benessere economico.
  • Rosa: Non è un colore della tradizione, attualmente è un colore popolare e associato all'amore.
  • Verde: Si dice che porti riconoscimenti accademici.
I Maneki-Neko di solito hanno un qualche accessorio attorno al collo (collarino o fazzoletto) e di solito sono raffigurati con in mano una moneta d’oro chiamata koban, usata in giappone nel Periodo Edo. La moneta ovviamente è legata al ruolo del gatto nell'attrarre la fortuna e il benessere materiale.
Non sorprende quindi che spesso il Maneki-Neko sia usato come salvadanaio.  A volte monete di piccolo taglio vengono lasciate come offerte a un Maneki-Neko. Questa usanza è in qualche modo simile a quella di lanciare una moneta in una fontana per buon augurio.(fonte: Shizuka ni...)



Greebo =^..^= RuleZ

giovedì 8 gennaio 2009

Gatti Pirati


Esiste una leggenda secondo la quale i pirati ottomani, di fede musulmana, (Maometto, come abbiamo visto, amava moltissimo i gatti!) imbarcavano sulle loro navi dei mici neri, quindi più mimetici nel buio della stiva, perchè facessero buona guardia alla cambusa minacciata dai topi. Quando queste navi funeste approdavano vicino ad una città da saccheggiare, magari occultandosi, in attesa dell'alba, dietro un promontorio, i gatti, animali irrequieti e molto curiosi, scendevano a terra e se ne andavano zonzo nella notte. Per cui, se un abitante della città presa di mira si imbatteva per le strade in un gatto nero, poteva supporre che costituisse, per così dire, l'avanguardia degli uomini della mezzaluna, e dava l'allarme. Anche in base a questa storia il gatto nero viene considerato di cattivo augurio
(Fonte: Gattoamico)

quanto sono stupidi talvolta gli umani =^..^= ...non bastavano le streghe, ora siamo anche pirati!!
Greebo =^..^= RuleZ

mercoledì 7 gennaio 2009

Muezza, il gatto di Maometto


Si dice che Maometto amasse molto gli animali e i mici in particolare. Una leggenda narra che egli avesse una gatta, Muezza. Un giorno questa micia stava dormendo placidamente accoccolata su una falda del mantello del suo padrone quando la campana suonò l'ora della preghiera. Maometto rimase per un po' indeciso sul da farsi, in quanto non voleva svegliare Muezza, poi prese un coltello e taglio l'angolo del mantello dove la gatta dormiva. Quindi Maometto in silenzio si recò a pregare. Quando fece ritorno Muezza era sveglia e gli andò incontro facendogli un inchino in segno di ringraziamento e il Profeta fu talmente lieto di questa accoglienza che elargì dei doni a lei e a tutti i gatti a venire.

La accarezzò tre volte sul dorso dandogli la capacità di atterrare sulle zampe sana anche da grandi altezze e gli diede nove vite (multiplo di tre) e naturalmente un posto in paradiso. La veste di Maometto ha un valore sacro e magico in quanto il profeta, come dice il Corano, oltre essere un saggio era anche un taumaturgo. Gli indumenti del mago sono carichi di energie e di poteri che rimangono efficaci anche senza il mago stesso. Quindi Maometto donando un pezzo di manica a Muezza gli ha conferito dei poteri magici.
(fonte Cat on Books)
Greebo =^..^= RuleZ

martedì 6 gennaio 2009

La leggenda del Sacro di Birmania

Prima della venuta del Buddha, in Birmania, il popolo degli Khmer adorava diverse divinità tra le quali la dea Tsun-Kian-Kse. Il tempio di Lao-Tsun era dedicato al culto della dea che presiedeva alla reincarnazione delle anime. Nel tempio la dea era raffigurata con una statua d’oro e negli occhi brillavano due zaffiri blu. Il tempio era vigilato da monaci Kittah e ci vivevano anche 100 gatti bianchi dagli occhi dorati ma il loro muso, le zampe e la coda erano marroni, del colore della terra, come segno di impurezza. I monaci ritenevano che dopo la loro morte si sarebbero incarnati in quei gatti. Il più vecchio e venerato sacerdote era Mun-Ha che era sempre accompagnato dal gatto Sihn.

La leggenda narra che un giorno il tempio fu saccheggiato da predoni che uccisero il saggio Mun-Ha mentre era in meditazione davanti alla statua della dea. Quando Sihn vide il suo padrone agonizzante saltò sul suo corpo e fissò la dea intensamente come a chiederle vendetta. La dea Tsun-Kian-Kse commossa dal coraggio e dalla devozione del gatto trasformò i colori del corpo di Sihn: gli occhi dorati divennero blu-zaffiro, il mantello assunse una colorazione dorata e l’estremità delle zampe che appoggiavano sul cadavere di Mun-Ha, divennero bianche candide, in segno di purezza. Il gatto, poi, si voltò verso la porta del tempio fissandola. In questo modo, gli altri monaci si accorsero dell'arrivo di altri predoni e corsero a chiudere tutte le porte salvandosi dalla distruzione.

Sihn rimase vicino al suo padrone per 7 giorni e poi morì. Gli altri 99 gatti del tempio si tramutarono anch’essi nello stesso colore di Sihn e da quel giorno furono considerati sacri e venerati.
(fonte Cat on Books)
Greebo =^..^= RuleZ

lunedì 5 gennaio 2009

Siamesi, Gatti da guardia

Il re del Siam viveva in un magnifico palazzo di fronte al quale c’era un grande parco ed una piscina che comunicava, con uno stretto passaggio, con un fiume, popolato da coccodrilli, che scorreva nei pressi. Il re amava molto i gatti e ne accoglieva un gran numero nella sua residenza. Aveva anche una giovane figlia, luce dei suoi occhi. Un giorno, dovendo allontanarsi e preoccupato per la principessa, chiamò i gatti, raccomandò loro di vegliare e prendersi cura della fanciulla in sua assenza e partì. Faceva molto caldo e la principessa decise di ristorarsi con un bagno in piscina. Mentre lei sguazzava con un certo numero di gatti di guardia attorno al bordo, un famelico coccodrillo imboccò il passaggio che portava dal fiume alla piscina per farsi un sol boccone della fanciulla. Allora, i gatti si precipitarono sulle sponde del passaggio e, agitando le loro code nell’acqua, distrassero il coccodrillo dando alla principessina il tempo necessario per mettersi in salvo. Però, nel frattempo, il rettile aveva già mozzato le loro appendici caudali con un solo morso. Da quel momento, secondo questa leggenda, i gatti siamesi si dividono in due famiglie: quelli con la coda lunga, che erano rimasti nel Palazzo, sono i gatti “del tempio” e quelli che avevano sacrificato le loro code per salvare la principessa sono i “gatti della piscina”.
(Fonte: Gattoamico)
Greebo =^..^= RuleZ

domenica 4 gennaio 2009

il Campanello al gatto


Vivevano certi topi in una casa che ospitava un orribile gatto.
Neppure nelle notti oscure essi potevano muoversi dalle loro buche, senza pericolo di essere atterrati dai suoi artigli feroci, sicché procurarsi il cibo era diventato un difficile problema per quelle bestiole.

Un giorno si radunarono per trovar modo di sfuggire al loro nemico. "Vi dirò io che cosa dobbiamo fare" disse un topolino giovane. "Una cosa semplice: attaccare un campanello alla coda del gatto. Quando si muoverà, il campanello suonerà e noi sapremo dov'è".
I topi si misero a strillare di gioia, finché un vecchio topone domandò:
"E chi andrà ad attaccare il campanello?"
Tutti tacquero. Neppure uno dei topi era disposto a tentare l'impresa.
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Esopo. (VI secolo aC) Favole.

=^..^= "orribile" forse visto dai topi ... secondo me era solo un bravo cacciatore!
Greebo =^..^= RuleZ
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